l’edificio risale alla seconda metà degli anni ’20, riformato ed ampliato nella seconda metà degli anni ’30. nasce da subito come immobile suddiviso in appartamenti di poco più di 300 mq , ciascuno dei quali occupa un’intero piano dell’edificio. situato nel centro della città è totalmente schermato alla strada da alti alberi. posto al primo piano e gode di un affaccio privilegiato sul giardino a mezzo di balconi e di una profonda veranda coperta, “immersa” tra le fronde degli alberi ed aperta all’interno sull’ambiente utilizzato a salotto.
tutti i pavimenti della casa, originali, sono riemersi a seguito della rimozione di una pavimentazione in moquette, reminiscenza di un intervento della fine degli anni ’70. per eliminare la colla della moquette i parquet sono stati levigati ed i pavimenti in piastrelle di cemento hanno subito trattamenti di abrasione della superficie, dopo di che il tutto è stato trattato con cere naturali.
il chiarissimo impianto distributivo con corridoio principale che distribuisce ai vari ambienti è stato rigorosamente conservato. alcuni ambienti di servizio sono stati riuniti per creare una sorta di project-room che il padrone di casa, di professione art-dealer, talvolta utilizza per esporre statement di artisti alternandoli a piccole collettive.
oltre al bianco assoluto, abbiamo utilizzato colori in forma di tempere e smalti che miscelano i marroni ai grigi e i marroni ai neri, in versioni che vanno dall’opaco al satin.
partendo da una base cromatica di bianchi assoluti con l’eccezione di alcuni interventi di colore che vanno dai marroni grigi ( per cucina e sala da pranzo, con porte e profili in contrasto) ai marroni neri ( per la camera matrimoniale con porte e profili nello stesso colore), questi vengono poi traslati nella porzione di corridoio attigua alle rispettive camere.
l'intervento pittorico che “spezza” i corridoi introducendo ad ambienti in stretta corrispondenza cromatica rilegge l'ecletticità di una collezione che raccoglie un nucleo di opere molto diverse le une dalle altre ma con un filo conduttore sapientemente equilibrato, creando un percorso ben preciso che spazia dalla pittura antica a quella contemporanea e da oggetti e mobili antichi al design piu' contemporaneo.
proseguendo verso la zona notte, il marrone si fa più cupo, spariscono i contorni di porte e cornici, questo per evidenziare una serie di dipinti di giovani artisti americani uniti nell'utilizzo di colori scuri.
dal punto di vista illuminotecnico, una collezione di lampade che parte dagli anni ’60 fino ad arrivare ai giorni nostri viene affiancata e controbilanciata ad elementi di illuminazione molto tecnici o spot che ad “occhio di bue” illuminano talvolta dipinti ed opere, veri protagonisti di questo interno.
in questo interno abbiamo allestito solo una selezione delle collezioni di design del padrone di casa, stipate in depositi, l’allestimento attuale (a cui siamo arrivati insieme) è comunque un work in progress che riflette un suo differente stato d’animo, talvolta anche legato alle opere d’arte che sceglie di esporre.