• expo 2015:architeture di servizio 8 classificati
  • milano
  • progetto:
    luciano giorgi, luca poncellini (capogruppo), edoardo riva, geert jan beun, alina lippiello, ivica covic, luca canova, icis srl, tecnicaer srl, studio vigetti merlo
  • collaboratori: andrea rubini immagini: andrea baselli

introduzione al progetto
il progetto intende definire un sistema architettonico emicro-paesaggistico che possa essere adottato in modo omogeneo sia alla grande scala delle stecche, sia alla piccola scala delle unità di servizio, sia alla piccolissima scala dei chioschi. il sistema costruttivo è basato sull’idea di assemblaggio a secco, sulle esigenze di massima rapidità nelle fasi di montaggio e smontaggio, di massimo riutilizzo possibile dei materiali impiegati.
il tema della sostenibilità è stato affrontato dal punto di vista di un edificio ad uso temporaneo come punto di passaggio nell’ambito dei cicli ampi di produzione, impiego e riciclo, dei materiali, degli impianti e del sito stesso. il progetto opera una selezione delle soluzioni tecniche e tecnologiche disponibili in chiave di equilibrio costi-benefici, sia dal punto di vista ambientale che economico, soprattutto alla luce della breve durata d’esercizio di questi specifici edifici durante il periodo di apertura al pubblico dell’expo.
in coerenza con tale principio, la scelta dei materiali perla realizzazione delle architetture di servizio corrisponde
alla ricerca della massima riduzione possibile dell’impatto ambientale complessivo e della quantità di energia
corrispondente all’intero ciclo di vita dei materiali (processo di produzione e fornitura, costruzione, smontaggio, riutilizzo e/o riciclo).
giardini di testata
il progetto prevede l’arretramento ulteriore dei fronti rivolti al decumano per permettere l’allestimento di un’ampia area (20x16metri) dedicata alla sosta e al ristoro del pubblico, con punto d’acqua e giochi per i bambini.
in prevalenza, il giardino è composto da graminacee ornamentali ad alto fusto (miscanthus sinensis ‘malepartus’, calamagrostis x acutiflora ‘karl foester’) che formano un volume verde compatto di altezza compresa tra 100 e 150cm; gli attraversamenti permettono ai visitatori di penetrare questo volume e di scoprire al suo interno
radure circolari attrezzate per la sosta e per il gioco. al fine di garantire, al momento dell’impianto, adeguati volumi
di vegetazione, si intende mettere in precoltivazione le graminacee ornamentali in contenitori di dimensione adeguata all’ottenimento di un pronto effetto. poiché la maggior parte degli spazi di passaggio dell’expo sono coperti dalle tende, il progetto prevede di mantenere completamente scoperti i giardini che si affacciano sul
decumano, per sfruttare la pioggia e permettere ai visitatori di godere del sole nei mesi meno caldi.
giardino autosufficiente
sulla base delle precipitazioni medie rilevate nella provincia di milano nel periodo di apertura dell’expo pari a 608,8mm, si può affermare che le coperture delle terrazze (432m2), non interessate da sistemazioni a verde pensile, siano in grado di raccogliere complessivamente una quantità d’acqua piovana più che sufficiente per l’irrigazione dei giardini di testata; l’acqua piovana verrà raccolta all’interno di una vasca di accumulo adeguatamente dimensionata e collocata nel piano interrato.
la scelta di utilizzare le graminacee ornamentali, oltre a svolgere una funzione estetica, è motivata dai bassi costi
di manutenzione che queste specie richiedono unitamente a ridotte esigenze idriche. la stessa biomassa prodotta dalle graminacee potrà essere raccolta al termine della manifestazione è utilizzata nella filiera energetica.
funzioni permeanti, non permeanti
alla quota del suolo, il progetto ricerca la massimapermeabilità possibile degli edifici. le funzioni dainsediare nelle architetture di servizio vengono distinte tra “permeanti” e “non permeanti”. le prime (bar, ristoranti, negozi, ecc.) garantiscono la massima possibile apertura dei fronti e permettono ai visitatori di attraversare l’edificio sia in senso orizzontale che in senso verticale; gli spazi di prossimità lungo il perimetro di queste funzioni (le fasce di 2 e 3 metri adiacenti alle facciate delle stecche) rappresentano la continuazione dello spazio interno all’esterno, con il medesimo tipo di pavimentazione, sono protette da sole estivo e pioggia mediante strutture leggere a sbalzo. in corrispondenza delle funzioni non permeanti (servizi igienici, servizi di assistenza medica, uffici, ecc.) le possibilità di attraversamento dell’edificio sono ridotte ai soli passaggi pubblici e lungo il perimetro viene ripreso lo stesso tipo di piantumazione a graminace ad alto fusto dei giardini di testata.
piazze / terrazze
il progetto prevede l’apertura di ampie terrazze al primo piano degli edifici, in corrispondenza delle funzioni permeanti, che fungano da vere e proprie piazze urbane con vista sul paesaggio circostante. le terrazze, riparate
dal sole e dalla pioggia, rappresentano la parte esterna delle funzioni di ristoro e permettono l’organizzazione di
piccoli concerti e eventi temporanei. un ballatoio disposto sul lato rivolto al passaggio pubblico garantisce accesso pubblico a tutte le funzioni e gli spazi aperti del primo piano. il ballatoio è accessibile sia dall’interno delle funzioni permeanti sia da scale indipendenti posizionate alle due estremità degli edifici.
doppia pelle, due facce
il progetto prevede un differente trattamento delle facciate delle stecche: gli edifici sono racchiusi entro un doppio involucro (chiusura trasparente + ombreggiatura) declinato in forma compatta sul lato adiacente ai percorsi pedonali e alle strutture delle tende, in forma aperta e leggera sul lato che si affaccia sugli spazi ad alta qualità ambientale (giardini, specchi d’acqua). in questo caso, la seconda pelle è sollevata a formare la copertura per gli spazi esterni e garantire l’ombreggiamento dell’edificio sui fronti esposti a est-sudest in maniera totalmente passiva. questa soluzione garantisce un coefficente complessivo di ombreggiamento pari al 80%, e viene riproposta a scala inferiore anche per la definizione degli edifici delle unità di servizio e dei chioschi.